Ortoressia: di cosa si tratta? Come trattare il disturbo?
|Sei preoccupato per la tua alimentazione? Forse hai sentito parlare di un disturbo alimentare chiamato ortoressia. In questo articolo, ti parleremo di cosa sia esattamente l’ortoressia e di come trattarla.
L’ortoressia è un disturbo alimentare poco conosciuto ma in crescita, caratterizzato da un’ossessione eccessiva per l’alimentazione sana e pulita. Chi ne soffre si preoccupa eccessivamente di ciò che mangia, evitando cibi considerati “non sani” o “contaminati”. Questo comportamento può portare a una vera e propria dipendenza dalla scelta dei cibi, causando ansia e isolamento sociale.
Ma come si può trattare l’ortoressia? È importante consultare un professionista della salute mentale o un nutrizionista specializzato. Il trattamento può comprendere una combinazione di terapia cognitivo-comportamentale, supporto emotivo e l’apprendimento di abitudini alimentari equilibrate.
Se stai cercando un modo per gestire meglio la tua relazione con il cibo e superare l’ortoressia, continua a leggere! Ti forniremo ulteriori informazioni su questo disturbo alimentare e ti daremo dei consigli pratici per affrontarlo. Ricorda, la tua salute mentale è importante tanto quanto la tua salute fisica.
Comprensione dell’ortoressia: definizione e sintomi
L’ortoressia è un disturbo alimentare caratterizzato da un’ossessione eccessiva per l’alimentazione sana e pulita. Le persone affette da ortoressia diventano estremamente preoccupate per ciò che mangiano, evitando cibi che ritengono “non salutari” o “contaminati”. Tuttavia, a differenza di altre forme di disturbi alimentari come l’anoressia o la bulimia, l’ortoressia si concentra principalmente sulla qualità del cibo piuttosto che sulla quantità .
I sintomi dell’ortoressia possono includere una preoccupazione eccessiva per gli ingredienti, la qualità e l’origine del cibo, la limitazione di gruppi alimentari interi, l’evitamento di cibi preparati da altre persone, eccessivo controllo delle porzioni e una forte necessità di seguire regole rigide per l’alimentazione. Questi comportamenti possono portare a una riduzione della qualità della vita, causando ansia, isolamento sociale e problemi di salute fisica.
È importante sottolineare che l’ortoressia non è ancora ufficialmente riconosciuta come un disturbo alimentare dalla quinta edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5), ma ci sono molti professionisti della salute mentale e della nutrizione che ne riconoscono l’esistenza e lavorano per fornire trattamenti adeguati.
Le cause e i fattori di rischio
Le cause esatte dell’ortoressia non sono ancora chiare, ma ci sono diversi fattori che possono contribuire allo sviluppo del disturbo. Alcuni dei fattori di rischio noti includono:
- Ideali di salute estremi: viviamo in una società che promuove fortemente l’idea di una vita sana e di un corpo perfetto. Questi ideali possono portare alcune persone a sviluppare una preoccupazione eccessiva per l’alimentazione sana.
- Disturbi alimentari precedenti: le persone che hanno già sofferto di altri disturbi alimentari, come l’anoressia o la bulimia, potrebbero essere più inclini a sviluppare ortoressia.
- Comportamenti ossessivo-compulsivi: l’ortoressia può essere collegata a tratti di personalità ossessivo-compulsiva, come la necessità di controllo e ordine.
- Traumi o eventi stressanti: alcuni individui possono sviluppare ortoressia come meccanismo di coping per affrontare traumi o eventi stressanti nella loro vita.
L’impatto dell’ortoressia sulla salute mentale e fisica
L’ortoressia può avere un impatto significativo sulla salute mentale e fisica delle persone che ne soffrono. Dal punto di vista mentale, l’ossessione per il cibo sano può portare a un aumento dell’ansia e dello stress.
Le persone con ortoressia possono sperimentare una costante preoccupazione per ciò che mangiano, una sensazione di colpa se si allontanano dalle loro regole alimentari e una riduzione della qualità della vita a causa dell’isolamento sociale causato dalla limitazione delle scelte alimentari.
Dal punto di vista fisico, l’ortoressia può portare a carenze nutrizionali a causa dell’eccessiva limitazione dei gruppi alimentari. Queste carenze possono causare problemi di salute come la riduzione della massa muscolare, l’osteoporosi, l’anemia e l’indebolimento del sistema immunitario. Inoltre, le persone con ortoressia possono sviluppare un rapporto disfunzionale con il cibo, associando emozioni negative alla scelta di cibi considerati “non salutari” e creando un ciclo di restrizione alimentare e sensi di colpa.
È importante ricordare che l’ortoressia non è solo un problema fisico, ma anche mentale. Il trattamento del disturbo deve quindi affrontare sia gli aspetti psicologici che quelli nutrizionali.
Diagnosi dell’ortoressia
La diagnosi dell’ortoressia può essere complessa, in quanto non è ancora ufficialmente riconosciuta come un disturbo alimentare. Tuttavia, ci sono alcune linee guida che possono aiutare a riconoscere il disturbo e cercare l’aiuto necessario.
Uno dei modi per riconoscere l’ortoressia è valutare il livello di rigidità delle regole alimentari. Le persone con ortoressia tendono ad avere regole molto rigide riguardo a ciò che possono e non possono mangiare, e possono provare ansia o sensi di colpa se si allontanano da queste regole. Inoltre, possono evitare situazioni sociali in cui non hanno il controllo completo sul cibo che viene servito.
Un altro segnale di allarme dell’ortoressia è la presenza di una preoccupazione eccessiva per la qualità e l’origine del cibo. Le persone con ortoressia possono passare molto tempo a leggere etichette, fare ricerche su internet o chiedere informazioni dettagliate sul cibo prima di consumarlo.
Se sospetti di avere ortoressia, è importante cercare l’aiuto di un professionista della salute mentale o di un nutrizionista qualificato. Questi professionisti saranno in grado di valutare la tua situazione e fornirti il supporto e le risorse necessarie per affrontare il disturbo.
Trattamento: approcci e terapie
Il trattamento dell’ortoressia di solito richiede una combinazione di approcci terapeutici per affrontare gli aspetti psicologici e nutrizionali del disturbo. Ecco alcuni dei trattamenti che possono essere utilizzati:
- Terapia cognitivo-comportamentale (CBT): la CBT è una forma di terapia che si concentra sulle modalità di pensiero e sui comportamenti disfunzionali. Può aiutare le persone con ortoressia a identificare e modificare i pensieri e i comportamenti che contribuiscono al loro disturbo.
- Supporto emotivo: l’ortoressia può essere un disturbo molto isolante. Il supporto emotivo da parte di amici, familiari o gruppi di supporto può essere di grande aiuto per affrontare le sfide del disturbo e sentirsi meno soli.
- Consulenza nutrizionale: lavorare con un nutrizionista qualificato può essere utile per imparare abitudini alimentari equilibrate e superare la rigidità delle regole alimentari.
- Terapia di espressione creativa: alcune persone con ortoressia possono trarre beneficio da forme di terapia che incoraggiano l’espressione creativa, come l’arte o la scrittura. Queste attività possono aiutare a esplorare ed elaborare le emozioni legate al disturbo.