Gnocchi trentini: origine, ingredienti e preparazione dei canderli
|Gli gnocchi trentini, conosciuti come canederli, sono una ricetta tipica del Tirolo, e che possono essere consumati anche in Austria e Germania.
Sono composti da un impasto a base di pane raffermo. Sono davvero squisiti, ottimi per accompagnare una zuppa di cipolle e patate, in brodo, oppure da consumare così.
Puoi prepararli in pochi minuti anche a casa tua e servirli come primo piatto ai tuoi ospiti.
Ingredienti per preparare gli gnocchi trentini
Per preparare i canederli ti servirà innanzitutto del pane raffermo.
La ricetta originale prevede che questi siano insaporiti con lo speck, ma alcune variati prevedono anche spinaci, zucca, o altro.
Noi, oggi, ti proponiamo la ricetta originale a base di Speck, e accompagnati con il brodo.
Procurati:
- 250g mollica di pans raffermo
- 200ml di latte
- 100g di speck del trentino alto adige
- 50g di cipolla bianca tritata
- 2 uova
- Erba cipollina q.b.
- Prezzemolo q.b.
- 1 cucchiaino di burro
- Sale
- Brodo di carne
Preparazione dei canederli
Per prima cosa ammorbidisci la mollica di pane tagliata a pezzetti con il latte tiepido. Quando sarà ammorbidito prelevalo eliminando il latte in eccesso e lascialo riposare per un po’.
Nel frattempo scalda il brodo di carne. Porta e bollizione e spegni il tutto.
Fai saltare in padella lo speck con cipolla e burro, e poi uniscilo al pane. Aggiungi le uova, il sale, il pepe, e l’erba cipollina.
Impasta il tutto e mettili a cuocere a fuoco medio nel brodo già caldo, finché non salgono a galla.
Servili con un cucchiaio di brodo.
Origine degli gnocchi trentini
I canederli sono degli gnocchi originari del trentino, che dal 2003 sono stati riconosciuti come prodotto agroalimentare italiano.
La tradizione dei Canederli ha origini antiche, che risalirebbero addirittura al medioevo. Nel castello di Appiano, per esempio, vi è conservato un affresco che raffigura le “mangiatrici di Canederli”.
Alcune leggende popolari, inoltre, narrano che questo piatto sia nato in età antica in seguito all’incursione mercenaria Altoatesina. Un locandiera improvvisò un pasto con gli avanzi rimasti in cucina, per far fronte alla richiesta di cibo dei mercenari. Da qui nacque l’idea di mescolare avanzi di speck con un impasto di pane raffermo, farina e acqua.
Cominciò ad essere utilizzato come piatto di recupero soprattutto dalle famiglie contadine, che non potevano permettersi di sprecare le risorse alimentari.
Nonostante l’origine umile, però, il piatto si diffuse in tutta la zona, trasformandosi in uno dei piatti tipici del trentino. Gli gnocchi trentini, infatti, oggi non sono più un piatto di recupero, ma vengono preparati con ingredienti di qualità come lo Speck Alto Adige IGP.