Neuropsichiatria infantile: di cosa si occupa e quando è necessario intervenire
|L’età evolutiva dei bambini è un momento estremamente delicato, durante il quale possono manifestarsi disturbi e patologie. Si tratta ad esempio di problemi cognitivi, alterazioni comportamentali, anomalie nell’apprendimento e malattie neuropsichiatriche, condizioni che richiedono un approccio professionale e un intervento immediato. Vediamo di cosa si occupa la neuropsichiatria infantile e quando è opportuno rivolgersi a uno specialista.
Cos’è la neuropsichiatria infantile?
La neuropsichiatria infantile è una disciplina medica multisettoriale, in quanto si occupa di diversi aspetti legati al benessere psichico e psicologico dei bambini. In particolare il neuropsichiatra infantile è un professionista in grado di accompagnare la salute mentale e neurologica dei minori, affrontando disturbi e patologie che possono colpire il sistema nervoso, le malattie neurologiche dell’infanzia e l’adattamento sociale.
Quando rivolgersi a un neuropsichiatra infantile?
Spesso esiste molta diffidenza e una scarsa conoscenza in merito alla questione della salute neuropsichiatrica dei bambini, per questo motivo non sempre è chiaro quando rivolgersi a uno specialista esperto in questa branca della medicina pediatrica. Una scelta adeguata consiste nell’affidarsi a studi poliambutoriali, centri in cui far seguire tutta la crescita del minore, intervenendo qualora fosse necessario con professionisti di varie aree.
Ad esempio il Centro Medico Petrazzuoli propone un approccio multisettoriale, offrendo ai genitori del bambino la possibilità di trovare un neuropsichiatra infantile a Caserta che lavora insieme a pediatri come il dott. Giovanni Petrazzuoli. Ciò consente un intervento a 360 gradi, per mettere al servizio del piccolo tutte le competenze necessarie, di modo da affrontare il disturbo o la patologia in maniera professionale e completa.
Ovviamente l’adozione di comportamenti particolari da parte del piccolo, ad esempio di natura aggressiva, antisociale o di introspezione, possono preoccupare i familiari, tuttavia non sempre ciò comporta la presenza di malattie neuropsichiatriche. Allo stesso tempo qualsiasi anomalia comportamentale del bambino deve fare scattare un campanello d’allarme, perciò in questi casi è indispensabile rivolgersi a un medico, per monitorare la salute del piccolo e capire la natura del disagio.
Tra le situazioni più diffuse, che richiedono una consulta specializzata, ci sono i ritardi cognitivi, come una maggiore lentezza del bambino nell’apprendimento del linguaggio durante il periodo scolare, oppure il rifiuto della separazione o nei confronti del cibo. Non da meno sono comportamenti insoliti nell’attività ricreative, le difficoltà scolastiche e le reazioni emotive eccessive. Ugualmente possono manifestarsi eventi traumatici, condizioni che rendono opportuno consultare un neuropsichiatra infantile, anche a livello preventivo.
Quali sono gli ambiti d’intervento di un neuropsichiatra infantile?
I neuropsichiatri infantili si occupano principalmente di due ambiti, la psichiatria e la neurologia dei bambini, dall’età neonatale fino al termine dell’adolescenza. In pratica questi professionisti intervengono durante tutta la crescita del piccolo, monitorando l’evoluzione del minore e offrendo un supporto adeguato ai genitori. Tra le applicazioni che interessano la neurologia infantile ci sono ad esempio i traumi cranici, i tumori cerebrali, le patologie neuromuscolari, l’epilessia e le cefalee.
Per quanto riguarda invece la psichiatria infantile l’area di intervento copre i disturbi dello sviluppo psicologico, compresi quelli legati all’apprendimento e al linguaggio, le depressioni dei bambini, le anomalie comportamentali, il deficit di attenzione e le problematiche della personalità del minore. In queste situazioni è fondamentale effettuare una diagnosi precoce, per pianificare un trattamento personalizzato agendo immediatamente, evitando conseguenze anche gravi che potrebbero protrarsi in età adulta.
Neuropsichiatria infantile e scuola
Essendo lo sviluppo del bambino legato a due aspetti principali, l’ambiente familiare e quello scolastico, spesso l’intervento del neuropsichiatra infantile interessa direttamente la scuola. È proprio in queste istituzioni che vengono rilevati in molti casi eventuali problematiche, soprattutto quelle inerenti i problemi comportamentali e legati allo sviluppo cognitivo del minore. In particolare le normative di legge riconoscono i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), come indicato dalla Legge n. 170/2010.
Nel dettaglio vengono individuate la dislessia, la disgrafia e la disortografia, ovvero difficoltà del piccolo nell’imparare a leggere, scrivere e comunicare in maniera corretta, proponendo misure compensative attraverso l’impiego di strumenti didattici differenziati. Naturalmente ciò non basta infatti, sebbene la normativa non preveda ulteriori sostegni, è essenziale rivolgersi a un neuropsichiatra infantile che possa seguire in maniera accurata e personalizzata il bambino.
Inoltre tutti noi sappiamo come le risorse scolastiche siano limitate, dunque non è facile ottenere assistenza qualificata come un insegnante di sostegno o materiali in grado di migliorare tale condizione di sofferenza del minore. L’opzione migliore è un intervento completo, una strategia che integri un maggiore supporto scolastico, una gestione ottimale delle relazioni familiari nell’ambiente domestico e una terapia professionale da parte di uno specialista, o ancora meglio un’equipe di pediatri e neuropsichiatri infantili.